DENOMINAZIONE
ACETILCISTEINA ANGENERICO
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Espettoranti, esclise le associazioni con antitosse.
PRINCIPI ATTIVI
Acetilcisteina.
ECCIPIENTI
Polvere per soluzione orale 100 - 200 mg. Ogni bustina contiene: saccarosio; acido ascorbico; saccarina; aroma di arancia. Compresse effervescenti 600 mg. Ogni compressa contiene: acido citrico anidro; sodio bicarbonato; sodio carbonato anidro; mannitolo; lattosio anidro; acido ascorbico; sodio ciclamato; saccarina sodica diidrata; sodio citrato; aroma di more.
INDICAZIONI
Trattamento delle affezioni respiratorie caratterizzate da ipersecrezione densa e vischiosa: bronchite acuta, bronchite cronica e sue riacutizzazioni, enfisema polmonare, mucoviscidosi e bronchiectasie; trattamento antidotico; intossicazione accidentale o volontaria da paracetamolo; uropatia da iso- e ciclofosfamide.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai componenti del prodotto e ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico; generalmente controindicato in gravidanza e nell'allattamento; controindicato nei bambini di eta' inferiore ai 2 anni, ad eccezione del trattamento antidotico.
POSOLOGIA
>>Trattamento delle affezioni respiratorie. Adulti: 1 bustina di acetilcisteina 200 mg polvere per soluzione orale o 2 bustine di acetilcisteina 100 mg polvere per soluzione orale, 2-3 volte al giorno; 1 compressa effervescente di acetilcisteina 600 mg compresse effervescenti algiorno (preferibilmente la sera). Eventuali aggiustamenti della posologia possono riguardare la frequenza delle somministrazioni o il frazionamento della dose ma devono comunque essere compresi entro il dosaggio massimo giornaliero di 600 mg. Per la prevenzione delle riacutizzazioni si consiglia l'uso delle bustine. Bambini di eta' superiore ai 2 anni: 1 bustina di acetilcisteina 100 mg polvere per soluzione orale, 2-4 volte al giorno, secondo l'eta'. La durata della terapia e' 5 -10giorni nelle forme acute e nelle forme croniche andra' proseguita, a giudizio Medico, per periodi di alcuni mesi. Intossicazione accidentaleo volontaria da paracetamolo: per via orale, dose iniziale, di 140 mg/kg di peso corporeo da somministrare al piu' presto, entro 10 ore dall'assunzione dell'agente tossico, seguita ogni 4 ore e per 1-3 giornida dosi singole di 70 mg/kg di peso. Uropatia da iso- e ciclofosfamide: in un tipico ciclo di chemioterapia con iso- e ciclofosfamide di 1.200 mg/m^2 di superficie corporea al giorno per 5 giorni ogni 28 giorni, l'acetilcisteina puo' essere somministrata per via orale alla dose di 4 g/die nei giorni di trattamento chemioterapico, distribuita in 4 dosi da 1 g. Modalita' d'uso: sciogliere il contenuto della bustina inun bicchiere contenente un po' d'acqua, mescolando al bisogno con un cucchiaino. La polvere puo' essere disciolta anche nel succo di fruttao nel te' freddo. Sciogliere una compressa in mezzo bicchiere d'acqua,mescolando al bisogno con un cucchiaino. Si ottiene cosi' una soluzione gradevole che puo' essere bevuta direttamente dal bicchiere oppure,nel caso di bambini piccoli, essere somminstrata a cucchiaini o con il biberon. La soluzione dovrebbe essere ingerita subito dopo la sua preparazione. Assumere la soluzione preferibilmente dopo i pasti. L'effetto mucolitico dell'acetilcisteina e' favorito dall'assunzione di liquidi.
CONSERVAZIONE
Polvere per soluzione orale 100 - 200 mg: conservare nella confezioneoriginale e nell'imballaggio esterno. Compresse effervescenti 600 mg:questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
AVVERTENZE
I pazienti affetti da asma bronchiale devono essere strettamente controllati durante la terapia; se compare broncospasmo, il trattamento deve essere immediatamente sospeso. Richiede particolare attenzione l'usodel medicinale in pazienti affetti da ulcera peptica o con storia diulcera peptica, specialmente in caso di contemporanea assunzione di altri farmaci con un noto effetto gastrolesivo. La somministrazione di acetilcisteina, specie all'inizio del trattamento, puo' fluidificare lesecrezioni bronchiali ed aumentarne, nello stesso tempo, il volume. Se il paziente e' incapace di espettorare in modo efficace, per evitareritenzione dei secreti occorre ricorrere al drenaggio posturale e alla broncoaspirazione. I mucolitici possono indurre ostruzione bronchiale nei bambini di eta' inferiore ai 2 anni. Infatti la capacita' di drenaggio del muco bronchiale e' limitata in questa fascia d'eta', a causa delle caratteristiche fisiologiche delle vie respiratorie. Essi nondevono quindi essere usati nei bambini di eta' inferiore ai 2 anni. L'eventuale presenza di un odore sulfureo, non indica alterazione del preparato, ma e' propria del principio attivo in esso contenuto. Nel caso di soggetti diabetici o che seguono regimi dietetici ipocalorici e'da tenere presente che il preparato in bustine contiene zucchero in quantita' corrispondente a circa mezzo cucchiaino da caffe' per ogni bustina. Il farmaco polvere per soluzione orale, contiene saccarosio. Lecompresse effervescenti 600 mg contengono lattosio anidro.
INTERAZIONI
Sono stati condotti studi di interazione farmaco-farmaco solo su pazienti adulti. Farmaci antitussivi ed N-acetilcisteina non devono essereassunti contemporaneamente poiche' la riduzione del riflesso della tosse potrebbe portare ad un accumulo delle secrezioni bronchiali. Il carbone attivo puo' ridurre l'effetto dell'N-acetilcisteina. Si consigliadi non mescolare altri farmaci alla soluzione del medicinale. Le informazioni disponibili in merito all'interazione antibiotico-N-acetilcisteina si riferiscono a prove in vitro, nelle quali sono state mescolate le due sostanze, che hanno evidenziato una diminuita attivita' dell'antibiotico. Tuttavia, a scopo precauzionale, si consiglia di assumereantibiotici per via orale ad almeno due ore di distanza dalla somministrazione dell'N-acetilcisteina. E' stato dimostrato che la contemporanea assunzione di nitroglicerina e N-acetilcisteina causa una significativa ipotensione e determina dilatazione dell'arteria temporale con possibile insorgenza di cefalea. Qualora fosse necessaria la contemporanea somministrazione di nitroglicerina e N-acetilcisteina, occorre monitorare i pazienti per la comparsa di ipotensione che puo' anche essere severa ed informarli circa la possibile insorgenza di cefalea. L'N-acetilcisteina puo' causare interferenze con il metodo di dosaggio colorimetrico per la determinazione dei salicilati. L'N-acetilcisteina puo' interferire con il test per la determinazione dei chetoni nelle urine.
EFFETTI INDESIDERATI
Reazioni avverse a seguito dell'assunzione di N-acetilcisteina per viaorale. Disturbi del sistema immunitario. Poco comuni: ipersensibilita'; molto rare: shock anafilattico, reazione anafilattica/ anafilattoide. Patologie del sistema nervoso. Poco comuni: cefalea. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Poco comuni: tinnito. Patologie cardiache.Poco comuni: tachicardia. Patologie del sistema vascolare. Molto rare:emorragia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Rare: broncospasmo, dispnea; non note: ostruzione bronchiale. Patologie gastrointestinali. Poco comuni: vomito, diarrea, stomatite, dolore addominale, nausea; rare: dispepsia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Poco comuni: orticaria, rash, angioedema, prurito. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Poco comuni: piressia; non note: edema della faccia. Esami diagnostici. Pococomuni: pressione arteriosa ridotta. In rarissimi casi, si e' verificata la comparsa di gravi reazioni cutanee in connessione temporale conl'assunzione di N-acetilcisteina, come la sindrome di Stevens-Johnsone la sindrome di Lyell: in caso di alterazioni mucocutanee l'assunzione di N-acetilcisteina deve essere immediatamente interrotta. Alcuni studi hanno confermato una riduzione dell'aggregazione piastrinica durante l'assunzione di N- acetilcisteina. Il significato clinico di tali evidenze non e' ancora stato definito.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Anche se gli studi teratologici condotti con l'acetilcisteina sugli animali non hanno evidenziato alcun effetto teratogeno, tuttavia, come per gli altri farmaci, la sua somministrazione nel corso della gravidanza e durante il periodo di allattamento, va effettuata solo in caso dieffettiva necessita'.