ZERINOL GOLA MENTA%18PAST 20MG
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20 MG PASTIGLIE 18 PASTIGLIE IN BLISTER PP/ALU
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DENOMINAZIONE
ZERINOL GOLA MENTA 20 MG PASTIGLIE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Preparati per il cavo faringeo (anestetici locali).
PRINCIPI ATTIVI
Una pastiglia contiene 20 mg di ambroxolo cloridrato.
ECCIPIENTI
Aroma menta (gomma arabica, olio di menta cinese, maltodestrine, lattosio-monoidrato), sorbitolo (E420), saccarina sodica, macrogol 6000, talco.
INDICAZIONI
Trattamento sintomatico del dolore acuto nel mal di gola.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
POSOLOGIA
Posologia. Adulti e bambini sopra i 12 anni: fino a 6 pastiglie al giorno, da sciogliere in bocca. Questo medicinale da 20 mg in pastiglie non deve essere usato per piu' di 3 giorni. Nel caso persistano sintomio febbre alta, il paziente deve consultare un medico. Popolazione pediatrica: questo farmaco da 20 mg in pastiglie non deve essere usato nei bambini di eta' inferiore a 12 anni. Modo di somministrazione: per mucosa orale. Questo farmaco da 20 mg in pastiglie e' adatto per i diabetici.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C.
AVVERTENZE
Sono stati segnalati casi di reazioni cutanee gravi quali eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson (SJS)/necrolisi epidermica tossica(TEN) e pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) associati alla somministrazione di ambroxolo cloridrato. Se sono presenti sintomio segni di rash cutaneo progressivo (talvolta associato a vesciche olesioni della mucosa), il trattamento con ambroxolo cloridrato deve essere interrotto immediatamente e deve essere consultato un medico. Episodi di dispnea si possono verificare in un contesto di malattia latente (come per esempio la gola gonfia). Anche reazioni allergiche locali. possono anche essere causa di dispnea. Le proprieta' anestetiche locali di ambroxolo possono alterare la percezione sensoriale a livello dello spazio faringeo. Questo farmaco da 20 mg in pastiglie non e' adatto per il trattamento delle ulcere del cavo orale. In questi casi rivolgersi al medico. In caso di funzionalita' renale compromessa o di grave epatopatia, questo medicinale da 20 mg in pastiglie puo' essere utilizzato solo dopo aver consultato il medico. Come per ogni medicinalecon metabolismo epatico seguito da eliminazione renale, in caso di insufficienza renale grave, puo' verificarsi l'accumulo di metaboliti diambroxolo nel fegato. Questo medicinale contiene 8,2 g di sorbitolo per dose massima giornaliera raccomandata (1,37 g per pastiglia). I pazienti con rara condizione ereditaria di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale. Una pastiglia di questo farmaco da 20 mg in pastiglie contiene meno di 1 mg di lattosio. Tale dose non provoca normalmente disturbi in soggetti intolleranti al lattosio. Tuttavia i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficienza di lattasi o con problemi di malassorbimento di glucosio/galattosio, devono usare questo farmaco da 20 mg in pastiglie con cautela. Popolazione pediatrica: questo medicinale da 20 mg in pastiglienon deve essere usato in bambini di eta' inferiore a 12 anni.
INTERAZIONI
Non e' stata osservata alcuna interazione sfavorevole clinicamente rilevante con altri farmaci.
EFFETTI INDESIDERATI
Frequenza stimata sulla base dei dati clinici disponibili: molto comune(>= 1/10) comune (>= 1/100 e < 1/10) non comune(>= 1/1.000 e < 1/100)raro(>= 1/10.000 e < 1/1.000) molto raro(< 1/10.000) non nota (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Questa reazione avversa e' stata osservata nell'esperienza post-marketing. Con una certezza del 95%, la categoria di frequenza non e' maggiore di non comune(3/1226), ma potrebbe essere inferiore. Una stima precisa della frequenza non e' possibile in quanto la reazione avversa al farmaco non si e' verificata in un database di studi clinici di 1226 pazienti.). Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilita'; non nota: reazioni anafilattiche, tra cui shock anafilattico, angioedema eprurito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: rash,orticaria; non nota: reazioni avverse cutanee gravi (tra cui eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson/necrolisi epidermica tossica epustolosi esantematica acuta generalizzata). Come generalmente si osserva per le allergie, la gravita' delle reazioni allergiche puo' aumentare se il paziente assume nuovamente la stessa sostanza. Patologie delsistema nervoso. Comune: disgeusia (p.es. gusto alterato). Patologiegastrointestinali e patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.Comune: ipoestesia del cavo orale e della faringe, nausea; non comune: diarrea, dolore dei quadranti superiori dell'addome, dispepsia, secchezza della bocca; raro: gola secca; non nota: vomito. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avversesospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto disegnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sosp etta-reazione-avversa.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: ambroxolo cloridrato attraversa la barriera placentare. Studi non clinici non hanno dimostrato alcun effetto nocivo diretto o indiretto sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul partoo sulla crescita postnatale. Una vasta esperienza clinica dopo la ventottesima settimana di gravidanza, non ha evidenziato la comparsa di effetti dannosi sul feto. Nonostante cio', devono essere adottate le normali precauzioni sull'assunzione di medicinali in gravidanza. Specialmente durante il primo trimestre, l'uso di questo farmaco da 20 mg in pastiglie non e' consigliato. Allattamento: ambroxolo cloridrato vieneescreto nel latte materno. Anche se non sono attesi effetti indesiderati sui lattanti, l'uso di questo medicinale da 20 mg in pastiglie none' consigliato durante l'allattamento. Fertilita': studi non clinici non indicano effetti nocivi diretti o indiretti riguardanti la fertilita'.